Mattino
Il nostro itinerario alla scoperta di Mantova in meno di 24 ore inizia da Piazza delle Erbe. Sul suo lato orientale, accanto alla Torre dell'Orologio, si affaccia il Palazzo della Ragione, realizzato verso la metà del Duecento per ospitare le adunanze cittadine. Oggi l'edificio accoglie le mostre d'arte organizzate dal Comune.
Attraverso il Portico dei Lattonai, sotto il Palazzo della Ragione, potete passare nella vicina Piazza Broletto e, da qui, a Piazza Sordello, sede della Casa di Rigoletto. Su Piazza Sordello spicca la mole possente del Castello di San Giorgio. Turisti da ogni angolo del mondo arrivano alla fortezza per ammirare la Camera degli Sposi, o Camera Picta, affrescata da Andrea Mantegna fra il 1465 e il 1475, omaggio dell'artista alla famiglia dei Gonzaga - per vederla è necessaria la prenotazione. Con un unico biglietto, gratuito per i minori di 18 anni e per gli over 65, potete visitare, oltre alla Camera Picta, gran parte di Castel San Giorgio e Palazzo Ducale: è la reggia dei Gonzaga, un sontuoso complesso di appartamenti, saloni, corridoi, cortili e giardini - da vedere l'appartamento vedovile di Isabella d'Este.
Per il pranzo, potete concedervi una sosta in una delle tante osterie tipiche del centro storico. A Mantova l'arte della buona tavola è seconda soltanto ai capolavori del Rinascimento. Fra i piatti tipici, potete assaggiare la Chisœla, la focaccia salata fatta con farina, zucchero, burro, mandorle dolci, pinoli, uovo e scorza di limone, i tortelli di zucca, il risotto con i saltaréi, i gamberetti di fiume fritti nell'olio bollente, bolliti, stracotti, brasati accompagnati dalla polenta e la torta sbrisolòna - da brìsa, briciola in dialetto mantovano.